Luce Nera
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Numero in collanafc
Formato21x29,5 cm, 88 pag., brossurato in bianco e nero
ISBN9788896681046
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Prezzo € 9,99 €9,49
Luce Nera
Periferie degradate, personaggi emarginati, violenti o dimenticati, ambientazioni sospese e irreali che in realtà colgono una dimensione esistenziale estraniante che appartiene alle nostre città. Il tutto descritto da segni potenti, macchie nere che ritagliano forme nel bianco e contrasti di luce e ombre. Questa l’opera di Andrea Bruno, vincitore del premio Micheluzzi “Nuove Strade” nel 2000, del premio “Lo straniero” (2000), e del premio Attilio Micheluzzi “Miglior disegnatore” nel 2010. Questo volume è il catalogo di una sua mostra.
Nasce nel 1972 a Catania dove si diploma all’Accademia di Belle Arti. Dopo i primi racconti nei primi anni Novanta con testi di Luca Bonanno raccolti nel volume Irriducibili (Megaton, 2004), collabora con fumetti, disegni o illustrazioni con numerose riviste in Italia come «Mano», «Black», «Schizzo», «Lollabrigida», «Kerosene», «Hamelin», «Lo straniero», «Frame», «Nonzi», e all’estero «Le cheval sans tête» (Francia), «Plaque» (Germania), «Strapazin» (Svizzera), «Babel» (Grecia), «Rosetta» (Stati Uniti), «Forresten» (Norvegia). Pubblica Black Indian Ink (1999) uscito poi anche in Francia, la raccolta di disegni Disapperarer (2001), Irriducibili (2003), Brodo di niente (2007), Sabato tregua (2009), e collaborato con le antologie Pezzi e Ipunk.
Ha al suo attivo alcune mostre personali (Black Indian Ink, Agrigento, 2000, Disappearer, Bologna, 2004) e la partecipazione a esposizioni collettive ad Angouleme, Seoul, Lucerna, Berlino, Atene. Nel 2000 si aggiudica il premio "Attilio Micheluzzi Nuove strade" al Napoli Comicon e il premio "Lo straniero" (2000), nel 2010 il premio "Attilio Micheluzzi - Miglior disegnatore". Dal 2004 fa parte del gruppo di disegnatori Canicola con il quale ha dato vita all’omonima rivista.
Lo stile di Andrea Bruno si caratterizza soprattutto per i suoi contrasti avvolgenti, con l’inchiostro nero e a volte addirittura il bianchetto che vengono mescolati con un’abilità incredibile. Le figure e gli oggetti sono il risultato dell’incontro/scontro dei due colori. Assolutamente da ammirare le stupende tavole che rappresentano un angosciante Arlecchino, non esente da pulsioni omicide; o quelle dedicate ad ambienti urbani squallidi e degradati dai toni cyberpunk.
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