Un capitano di quindici anni
Collana
Numero in collana3
Formatovolume 21x29,7 cm, cartonato colori, pg.56
ISBN9788836270972
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Prezzo € 17,90 €17,01
Un capitano di quindici anni
Febbraio 1873: dopo una fortunata stagione di caccia alla balena, la nave Pilgrim, comandata dall’esperto capitano Hull, lascia la Nuova Zelanda per dirigersi verso la California. A bordo, oltre all’equipaggio, ci sono la signora Weldon - moglie del proprietario del brigantino - insieme a suo figlio Jack, il marinaio quindicenne Dick, l’entomologo Benedetto e il misterioso Negoro, il cuoco assunto poco prima della partenza. Quello che doveva essere un tranquillo viaggio di ritorno, si rivelerà ben presto una vera odissea: tra oceani, foreste, naufragi e rapimenti, si susseguiranno incredibili avventure e colpi di scena. Dal romanzo Un capitano di quindici anni di Jules Verne, l’adattamento a fumetti a cura di due pilastri della Nona Arte: Franco Caprioli e Claudio Nizzi.
Claudio Nizzi, autore di Tex per oltre trent’anni (considerato difatti l’erede di Gianluigi Bonelli), ha trasposto questa affascinante opera del padre della moderna fantascienza, strutturando la sceneggiatura in modo che mettesse in evidenza le naturali propensioni di Franco Caprioli. Le vicende e l’ambientazione hanno permesso, infatti, al fumettista di Mompeo di dare libero sfogo ai propri temi e stili preferiti: il mare e la natura, ritratti attraverso la sua innovativa tecnica del puntinismo e quella più tradizionale del tratteggio. Scene, costumi, abbigliamenti offrono una fotografia dell’epoca, grazie al grande lavoro di precisione e di studio operato dal disegnatore. Un volume in cui è possibile ritrovare le caratteristiche peculiari dell’arte di Caprioli.
«Mi dedicai ai ragazzi. Scrissi e disegnai per loro un mucchio spaventoso di storie irreali ma verosimili. Mettendo a frutto le mie conoscenze abbastanza consistenti di etnologia e folclore, di geografia, storia, nautica ecc., illustrai il mare, le navi (specie quelle a vela che conosco), le foreste... Insomma la natura primitiva, come piace a me, non com’è in realtà: foreste senza zanzare, mare con tempeste e squali che mai uccidono i “buoni”. Il mondo come mi piacerebbe che fosse, e il cuore e il cervello degli uomini come dovrebbero essere affinché potessimo fidarci gli uni degli altri a vivere in pace e serenità.»
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