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Mangio Ergo Sum
Collana
Numero in collana5
Formato16x24 cm, 224 pag., cartonato in bianco e nero con sovraccoperta
ISBN9788897141471
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Prezzo € 16,90 €16,06
€ 11,40
Mangio Ergo Sum
Dopo il clamoroso successo di vendite in Germania, dove i suoi due libri precedenti hanno venduto centinaia di migliaia di copie, Bud Spencer ricomincia a pubblicare anche in Italia con Mangio Ergo Sum.
Costretto dal medico a una ferra dieta di un paio di settimane, Bud rigirandosi nel letto ha un incubo al giorno, per colpa della fame. Durante questi incubi, lo vengono a trovare i maggiori filosofi della storia, uno per ogni capitolo: Platone, Aristotele, Cartesio, Kant…
Questi cominciano a parlargli della loro filosofia e dei loro complessi principi, ma vengono sempre ricondotti da Bud Spencer a una filosofia più semplice, più “pasta e fagioli”, di vita quotidiana.
Alla fine di ogni incubo, Bud si alza dal letto, va in cucina e violando completamente la dieta cucina qualcosa spiegando la ricetta al filosofo di turno (ricordiamo che l’ultimo suo successo televisivo è stato I Delitti del Cuoco).
Bud Spencer, al secolo Carlo Pedersoli (1929-2016), è stato (sigh!) in assoluto l’attore italiano più conosciuto nel mondo.
Oltre che attore è stato anche sceneggiatore, produttore cinematografico, ex-nuotatore, paroliere e cantante italiano.
Particolarmente noto per i suoi film in coppia con Terence Hill (con il quale, nel 2010, ha ricevuto il David di Donatello alla carriera). Assieme a quest’ultimo forma una delle coppie più famose della storia del cinema.
Nato nello stesso palazzo di Luciano De Crescenzo, che firma la prefazione del libro, frequenta insieme a lui le scuole elementari. Pratica diversi sport distinguendosi immediatamente nel nuoto. È stato il primo italiano a scendere sotto il minuto nei 100 m stile libero, oltre ad essere stato più volte campione di nuoto a stile libero e in staffetta.
“Stanco della vita ai Parioli”, Pedersoli ritorna in Sud America, al quale era rimasto fortemente legato, e rivoluziona le sue priorità. Per nove mesi lavora alle dipendenze di un’impresa statunitense impegnata nella costruzione di una lunga strada di collegamento tra Panama e Buenos Aires (la celebre Panamericana).
Dirà più tardi che quella vita tanto dura gli fece “ritrovare se stesso, nei limiti e nelle potenzialità”. Conclusa questa esperienza praticherà mille diversi lavori. Tornato in Italia partecipa alle Olimpiadi di Roma 1960. Successivamente sposa Maria Amato, di sei anni più giovane e conosciuta ben quindici anni prima. Il padre della moglie è il noto proprietario di sale cinematografiche, nonché produttore cinematografico, Giuseppe Amato (detto Peppino), ma inizialmente Carlo non sembra interessato al grande schermo; ciò nonostante firma un contratto con l’etichetta musicale RCA, scrivendo i testi per noti cantanti italiani, come Ornella Vanoni e Nico Fidenco e anche qualche colonna sonora.
Nel 1967 Giuseppe Colizzi gli offre un ruolo in un film che Carlo accetta dopo qualche esitazione. Carlo racconta infatti che inizialmente rifiutò la parte perché gli venne offerta una paga di sole 1 milione di lire, quando la sua richiesta fu di 2 milioni di lire perché aveva quattro cambiali in scadenza.
Anche il colloquio con il regista non era andato particolarmente bene: non si faceva ancora crescere la barba e non sapeva andare a cavallo. Nonostante questo il regista non riuscì a trovare nessuno con la sua struttura fisica, pertanto dopo qualche tempo lo richiamò e gli offrì la parte alle condizioni che Carlo aveva richiesto.
Sul set conosce il suo partner di lavoro, un altro giovane attore con al suo attivo varie pellicole ma in ruoli secondari e sconosciuto al grande pubblico, Mario Girotti, il futuro inseparabile compagno meglio noto come Terence Hill. Il film Dio perdona… io no! è la prima pellicola della coppia, diventata poi nel tempo inossidabile per questo genere di produzioni.
Alle due star, nelle presentazioni in locandina, viene consigliato di cambiare i propri nomi, considerati “troppo italiani” per un film western e per fare colpo a livello internazionale; inoltre, questa trovata avrebbe reso più appetitose le opere e i personaggi interpretati. Carlo Pedersoli si crea quindi il suo pseudonimo, ovvero Bud Spencer (in omaggio all’attore Spencer Tracy e alla birra Bud) mentre Mario Girotti sceglie il suo da una lista di venti nomi inventati.
Nel 1970 la coppia gira lo spaghetti-western Lo chiamavano Trinità…: da quel momento tutti i loro film saranno successi planetari.
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