La storia, la cronaca e le tecniche del graphic journalism in un volume nato dall'esperienza di un giornalista appassionato di fumetti, che ha imparato a scriverli su riviste autoprodotte per arrivare fino alle più prestigiose testate nazionali. Questo manuale accompagna in un nuovo genere del giornalismo chi vuole scrivere per il fumetto e chi vuole disegnare per l'informazione, per vivere la magnifica avventura di trasformare buone idee in pagine che possano lasciare il segno del fumetto, della grafica e del giornalismo nella vita di chi legge, ma anche in quella di chi scrive e disegna.
Un percorso che inizia con l'avvento del racconto grafico negli USA, passa attraverso l'esperienza italiana della rivista «Mamma!» come laboratorio sperimentale di giornalismo grafico per una generazione di autori, e segue l'ingresso del comics journalism negli spazi più autorevoli della stampa periodica italiana e internazionale. Un volume che raccoglie esperienze, testimonianze e percorsi d'autore, arricchito con un potente impianto di analisi teorica e 48 pagine di sceneggiature originali, 53 tavole di giornalismo a fumetti e 448 di link utili da utilizzare con QR Code che rimandano a pagine web di contenuti extra dedicati al comics journalism.
Il fumetto non mi ha consentito di rinchiudermi nei confini del giornalismo tradizionale. Come mezzo di comunicazione è inflessibile, e mi ha costretto a fare delle scelte. (Joe Sacco)
Il graphic journalism forse non farà mai cronaca o instant book, ma di sicuro sarà sempre di più uno strumento potente d’analisi e di critica sui fatti. (Giuseppe Palumbo)
A Montecitorio, sotto il cartello che diceva “Vietato prendere appunti”, mi misi a disegnare sul mio taccuino. Successe un casino. (Vincino Gallo)
Dopo la stagione delle sperimentazioni, delle fanzine, delle autoproduzioni, del crowdfunding e dei collettivi di autori, è arrivato il momento di aprire al giornalismo a fumetti le porte delle grandi istituzioni editoriali. (Carlo Gubitosa)
Un percorso che inizia con l'avvento del racconto grafico negli USA, passa attraverso l'esperienza italiana della rivista «Mamma!» come laboratorio sperimentale di giornalismo grafico per una generazione di autori, e segue l'ingresso del comics journalism negli spazi più autorevoli della stampa periodica italiana e internazionale. Un volume che raccoglie esperienze, testimonianze e percorsi d'autore, arricchito con un potente impianto di analisi teorica e 48 pagine di sceneggiature originali, 53 tavole di giornalismo a fumetti e 448 di link utili da utilizzare con QR Code che rimandano a pagine web di contenuti extra dedicati al comics journalism.
Il fumetto non mi ha consentito di rinchiudermi nei confini del giornalismo tradizionale. Come mezzo di comunicazione è inflessibile, e mi ha costretto a fare delle scelte. (Joe Sacco)
Il graphic journalism forse non farà mai cronaca o instant book, ma di sicuro sarà sempre di più uno strumento potente d’analisi e di critica sui fatti. (Giuseppe Palumbo)
A Montecitorio, sotto il cartello che diceva “Vietato prendere appunti”, mi misi a disegnare sul mio taccuino. Successe un casino. (Vincino Gallo)
Dopo la stagione delle sperimentazioni, delle fanzine, delle autoproduzioni, del crowdfunding e dei collettivi di autori, è arrivato il momento di aprire al giornalismo a fumetti le porte delle grandi istituzioni editoriali. (Carlo Gubitosa)