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Gabriele Tinti è un poeta e scrittore italiano. I suoi volumi sono conservati nei maggiori centri di ricerca della poesia internazionale come la Poets House di NYC, il Poetry Center di Tucson, la Poetry Foundation di Chicago, la Poetry Collection di Buffalo e la Poetry Library del South Bank Centre di Londra. Ha scritto ispirandosi ad alcuni capolavori dell’arte antica come Il pugile a riposo, Il Galata suicida, l’Atleta di Fano, il Fauno Barberini, Il Discobolo, I marmi del Partenone, l’Ercole Farnese e molti altri ancora, collaborando con musei di tutto il mondo come Il Museo Nazionale Romano, il J. Paul Getty Museum di Los Angeles, il British Museum di Londra, il Metropolitan di New York, il LACMA di Los Angeles, il Museo dell’Ara Pacis, i Musei Capitolini, il Museo Archeologico di Napoli e la Glyptothek di Monaco.
Le sue poesie sono state lette da attori come Robert Davi, Vincent Piazza, Michael Imperioli, Franco Nero, Burt Young, Anatol Yusef, Alessandro Haber, Luigi Lo Cascio, Enrico Lo Verso e Joe Mantegna. Nel 2014 è stato invitato a partecipare alla Special Edition Series del SouthBank di Londra. Nel 2016 ha pubblicato Last words (Skira) in collaborazione con Andres Serrano. Sempre nel 2016 ha pubblicato Io sono Arthur Cravan (Edizioni NPE) con le illustrazioni di Mauro Cicarè, dedicato alle vicende di Arthur Cravan, poeta/pugile alto quasi due metri, dal fisico eccezionale, di cui nel volume si racconta un episodio bizzarro della sua controversa vita: il suo incontro con il campione del mondo di pugilato Jack Johnson.
Cravan non era un vero pugile e sapeva perfettamente che non avrebbe potuto nulla contro il campione. La sua opera d’arte, infatti, fu convincere il mondo intero che lui fosse un grandissimo boxeur campione d’Europa, fino ad organizzare un colossale incontro con Johnson.
Nel marzo del 2018 Tinti ha ricevuto il Premio Montale per la poesia.
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