Occhi di lupo

Lo scontro tra l’esercito romano, guidato da Gaio Flaminio Nepote, e quello cartaginese, al cui comando era Annibale, è ricordato come uno dei più terribili e significativi della seconda guerra punica. I libri di storia lo ricordano come la Battaglia del Trasimeno: un massacro in cui persero la vita oltre quindicimila soldati romani e millecinquecento cartaginesi.

Il volume ripercorre quel drammatico momento storico, dal passaggio degli Appennini di Annibale fino alla disfatta dei romani, attraverso la vicenda del cavaliere insubre Ducario. Già protagonista della resistenza delle
tribù celtiche all’invasione romana, il nobile gallico ebbe un ruolo decisivo nella battaglia: fu lui a decapitare Flaminio. Un gesto con cui vendicò le sofferenze inflitte dal console alla sua gente. Una ricostruzione storica, e insieme fantastica, negli incantevoli acquerelli del maestro Tisselli.

Il fumetto storico in Italia reca la firma di Sergio Tisselli. L’artista bolognese aveva uno spiccato interesse per la Storia e si documentava a lungo per riprodurre su carta vicende, personaggi e costumi il più possibile fedeli e convincenti. Questa sua precisione iconografica ha catturato l’attenzione di professori e accademici, che spesso hanno scelto di impiegare il talento e le competenze del maestro per raccontare la Storia attraverso un medium insolito per la materia, e più immediato: quello appunto del fumetto. È proprio dall’incontro con Giovanni Brizzi, professore di Storia Romana all’Università di Bologna, tra i massimi esperti della Battaglia del Trasimeno, che nasce questo volume: «Occhi di lupo». Intorno allo scontro bellico, i due autori hanno costruito la vicenda – fantastica, ma che potrebbe essere avvenuta davvero – di Ducario: arruolatosi sotto le insegne del cartaginese per odio verso i romani (e, in particolare, verso Flaminio che ne aveva massacrato i conterranei), si immagina che il cavaliere venga catturato dai liguri durante una missione esplorativa, ma si liberi poi in tempo per seguire il proprio destino e sconfiggere l’incubo che lo tormenta.