«Ecco la nostra reggia: la reggia di madonna Povertà.
Quando ne avrai attraversato la porta, la bellezza del mondo ti apparterrà.»
Nella città di Assisi, Francesco – figlio di un ricco mercante – spera di entrare a far parte della cavalleria: come i giovani nobili della sua età, sogna la gloria militare.
Ma il destino deciderà diversamente e il giovane si ribellerà contro la famiglia e gli amici, rinunciando ai privilegi della sua vita...
In questa opera il maestro veneziano Dino Battaglia ci racconta – attraverso il suo inconfondibile tratto e grazie ai colori di sua moglie Laura – la vita straordinaria del più famoso santo italiano, che parlava con gli animali e che rifiutò ricchezze e orpelli per dedicarsi ai poveri e ai diseredati.
Il volume, realizzato nel 1974 con il titolo Frate Francesco e i suoi fioretti, fu pubblicato per la prima volta su «Il Messaggero dei Ragazzi» e vide la collaborazione ai testi di Giovanni M. Colasanti e Laura Battaglia, moglie del maestro veneziano e autrice anche della colorazione delle tavole.
«Può sembrare strano, però sta di fatto che per una personalità quale fu Dino Battaglia – laico di raffinata cultura e agnostico per convinzioni personali – sia stato poi un Santo a costituire uno snodo non effimero e un trampolino di lancio a livello internazionale nella sua carriera artistica; e di conseguenza anche un po’ per la sua vita. Eppure, questi furono i fatti concreti, ai quali è possibile risalire tappa per tappa [...] In effetti, nei dodici anni di collaborazione col «Messaggero dei Ragazzi», le presenze di Battaglia con racconti su santi e argomenti limitrofi furono la stragrande maggioranza. Non appena i discorsi con Colasanti si approfondirono a livello interpersonale – e quasi sempre alla presenza della moglie Laura – “quelli” furono gli argomenti da sviluppare e se ne videro gli effetti già nel 1973: primo anno di un autentico stillicidio di incursioni nel sacro.»
(dalla postfazione di Gianni Brunoro)
Quando ne avrai attraversato la porta, la bellezza del mondo ti apparterrà.»
Nella città di Assisi, Francesco – figlio di un ricco mercante – spera di entrare a far parte della cavalleria: come i giovani nobili della sua età, sogna la gloria militare.
Ma il destino deciderà diversamente e il giovane si ribellerà contro la famiglia e gli amici, rinunciando ai privilegi della sua vita...
In questa opera il maestro veneziano Dino Battaglia ci racconta – attraverso il suo inconfondibile tratto e grazie ai colori di sua moglie Laura – la vita straordinaria del più famoso santo italiano, che parlava con gli animali e che rifiutò ricchezze e orpelli per dedicarsi ai poveri e ai diseredati.
Il volume, realizzato nel 1974 con il titolo Frate Francesco e i suoi fioretti, fu pubblicato per la prima volta su «Il Messaggero dei Ragazzi» e vide la collaborazione ai testi di Giovanni M. Colasanti e Laura Battaglia, moglie del maestro veneziano e autrice anche della colorazione delle tavole.
«Può sembrare strano, però sta di fatto che per una personalità quale fu Dino Battaglia – laico di raffinata cultura e agnostico per convinzioni personali – sia stato poi un Santo a costituire uno snodo non effimero e un trampolino di lancio a livello internazionale nella sua carriera artistica; e di conseguenza anche un po’ per la sua vita. Eppure, questi furono i fatti concreti, ai quali è possibile risalire tappa per tappa [...] In effetti, nei dodici anni di collaborazione col «Messaggero dei Ragazzi», le presenze di Battaglia con racconti su santi e argomenti limitrofi furono la stragrande maggioranza. Non appena i discorsi con Colasanti si approfondirono a livello interpersonale – e quasi sempre alla presenza della moglie Laura – “quelli” furono gli argomenti da sviluppare e se ne videro gli effetti già nel 1973: primo anno di un autentico stillicidio di incursioni nel sacro.»
(dalla postfazione di Gianni Brunoro)