Chi è il Collezionista?

A poche settimane dal lancio de Il Collezionista – edizione integrale, sesta e tra le più attese uscite della collana “Sergio Toppi”, che Edizioni NPE proporrà per la prima volta in versione “Omnibus”, scopriamo qualcosa in più su una delle saghe più amate del Maestro dei Maestri. Ce ne parla Luca Franceschini, giovane sceneggiatore, scrittore e grande appassionato e studioso dell’opera di Toppi.

 

Chi è il Collezionista?

Il Collezionista rappresenta un unicum nella produzione di Sergio Toppi, perché è il primo e unico personaggio “seriale” in mezzo alla sua vastissima produzione. Appare infatti in ben 5 avventure edite per la prima volta a partire dal 1982 sulla rivista L’Eternauta, e può, e probabilmente deve, essere considerata una vera e propria opera d’arte seriale. Da intendere sia come “opera d’arte” seriale che come opera di “arte seriale”.

Ma chi è questo Collezionista?

È una figura mitica e mistica, che ci viene presentata come un ricercatore di oggetti strani, curiosi e leggendari, ma soprattutto di oggetti che abbiano una storia. Al Collezionista è questo che interessa: le storie degli oggetti, le storie degli uomini, la storia dei popoli, la Storia. Da tutte queste dinamiche miscelate insieme si ottiene la storia del Collezionista, la narrazione della ricerca e del recupero di questi oggetti che si finalizza nell’intreccio di tutte queste storie.

Nel corso delle sue ricerche il Collezionista si muove in una dimensione onirico-storica. Sospesa e crepuscolare eppure con precisi agganci geografici e storici. È una dimensione surreale e iper-reale allo stesso tempo, plasmata della sua stessa materia: la materia dell’avventura.

Il Collezionista si muove stando fermo, guida gli accadimenti anche quando non si vede, si caccia in situazioni rischiose e senza uscita da cui riesce a cavarsi d’impaccio quasi come se nulla fosse. Con eleganza, educazione, stile. Con la semplicità di chi è un passo sempre avanti a tutti, lettore compreso.

Il Collezionista si muove nelle tavole di Toppi essendone parte integrante compiacendosi della sua presenza. È un attore sempre nell’inquadratura migliore che gioca con la telecamera, un attore che sa di essere l’unico protagonista indiscusso del film, un film che si regge sulle sue improvvisazioni, che lui ha già deciso, ma che non ha ancora svelato a nessun altro.

Il Collezionista non si distacca mai dal suo cappello, parte inscindibile della sua silhouette. Lo vediamo in posa eppure lo immaginiamo muoversi dinoccolato in luoghi e situazioni selvagge e sperdute, sempre impeccabile nel suo completo scuro.

Il Collezionista è l’autore stesso che ci racconta una nuova declinazione dell’avventura e della Storia. Ma ci dice la verità? O la sacrifica nel nome della narrazione? Non importa saperlo, ciò che conta è che la verità del Collezionista è la verità delle storie, è l’autenticità della narrazione avventurosa, non la veridicità o l’aderenza storica.

Il Collezionista porta sempre dei curiosi baffetti sopra un sorrisetto malizioso che ben si adatta ad ogni situazione. Ha due ciuffi di capelli ricurvi e simmetrici che gli conferiscono un’aria quasi mefistofelica ma che fanno anche da contraltare alle scarpe dalla punta arcuata e agli affusolati pantaloni scampanati.

Il Collezionista è un uomo? Un’entità? Una creatura di fantasia? O la fantasia stessa con la cravatta?

Ma insomma! Alla fine allora chi è questo Collezionista?

Di sicuro è un tipo che la sa lunga.

Di sicuro è la quintessenza del tratto e del segno dell’autore. Ne è diretta emanazione come forse nessuna altra opera della sua produzione. Ne porta le caratteristiche principi quali la verticalità in primis, vero e proprio marchio di fabbrica. Ma non solo, anche la manipolazione della densità del tratto con la quale crea superfici, volumi e ambienti, e che utilizza anche per declinare le figure dagli abiti particolarissimi e l’espressività dei visi. E poi la cura minuziosa per la composizione delle tavole, comprensiva della collocazione di spazi bianchi e balloon. Tavole che Toppi ha potuto progettare in totale libertà, con gabbie libere che cambiano di pagina in pagina, mai casuali ma plasmate e tarate sul contenuto per amplificarne forza e valenza narrativa.

Questo allora è il Collezionista: forza, libertà, avventura, arte.

In una parola: Toppi.

 

Luca Franceschini e la redazione di Edizioni NPE