Eduardo De Filippo (Napoli, 24.05.1900 – Roma, 31.10.1984) è stato regista, scrittore, sceneggiatore e attore. Figlio d’arte dell’attore Eduardo Scarpetta e di Luisa De Filippo, nonché fratello degli attori Peppino e Titina, giovanissimo debutta sul palcoscenico con la compagnia paterna nel ruolo di Peppiniello in Miseria e nobiltà (1905).
Nel 1931, con i due fratelli, fonda la compagnia, “Teatro Umoristico I De Filippo”, da lui diretta e con sede a Napoli. Cominciano i primi successi e la tournée si sposta anche in altre città italiane. Il 1954 è l’anno della rottura: i rapporti tra Peppino ed Eduardo si inaspriscono e la compagnia si scioglie. I due fratelli fonderanno due compagnie distinte: Titina, però, rimane con Eduardo fino al 1954.
Il successo di Eduardo diviene sempre più grande e il suo nome è ormai noto in tutta Italia. Le sue commedie hanno fatto la storia del teatro italiano: Natale in casa Cupiello (1931), Napoli milionaria (1945), Questi fantasmi! (1946), Filumena Marturano (1946), Le voci di dentro (1948) sono solo alcuni dei suoi più grandi successi.
A latere della carriera teatrale, nel 1932 debutta anche nel cinema. La prima vera interpretazione significativa, però, è del 1934 ne Il cappello a tre punte, di Mario Camerini. Tra le più significative spiccano: Traviata ’53 (1953) di Vittorio Cottafavi, Tempi nostri (1954) di Alessandro Blasetti e L’oro di Napoli (1954) di Vittorio de Sica.
Inaugura anche la carriera di regista con In campagna è caduta una stella (1940), seguito da: Ti conosco mascherina! (1943), Napoli milionaria (1950), Filumena Marturano (1951), Napoletani a Milano (1953), Il sogno di una notte di mezza sbornia (1959), Spara forte, più forte … non capisco (1966) ed altri. Il 26 ottobre 1981 viene nominato senatore a vita.
Nel 1984 compare nello sceneggiato Cuore, di Luigi Comencini, tratto dal romanzo di Edmondo De Amicis: sarà la sua ultima apparizione sul piccolo e grande schermo.
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