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Jugband Blues
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Collana
Numero in collana10
Formato23x15 cm, cartonato, 194 pgg. b/n
ISBN9788894818444
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Prezzo € 19,90 €18,91
€ 11,40
Jugband Blues
Roger Keith “Syd” Barrett, giovane pittore in erba nell’Inghilterra del secondo dopoguerra, ha una visione rivelatoria in mezzo ai prati della campagna inglese. Alcuni anni dopo, la band che ha fondato e battezzato con il nome di Pink Floyd Sound si ritrova all’apice della scena underground nella Swingin’ London degli anni Sessanta.
Syd, da studente d’arte, diventa l’incarnazione dello spirito dell’epoca: una figura in grado d’incanalare il flusso degli eventi e dargli una forma, per quanto provvisoria ed effimera. C’è sempre qualcuno che lo cerca, c’è sempre qualcuno che lo aspetta, c’è sempre qualcuno al suo tavolo o nel suo letto. La sua mente, iperstimolata, brilla come una foresta in fiamme.
«Come vorrei, come vorrei tu fossi qui» Pink Floyd
«Vi sono molto grato per aver messo in chiaro che non sono qui» Syd Barrett
Jugband Blues è un brano musicale incluso nell’album dei Pink Floyd A Saucerful of Secrets, pubblicato nel 1968. Scritto da Syd Barrett, si tratta dell’unico (e anche l’ultimo) brano di questo disco.
Questo volume cartonato a fumetti in formato orizzontale farà la gioia di tutti i fan più puri dei Pink Floyd, attraverso una narrazione ordinata ma psichedelica che ripercorre la vita di Syd Barrett ed il suo progressivo scivolare nelle droghe e nella pazzia.
La canzone è vista da molti fan come un triste addio, da parte di Barrett, ai Pink Floyd. Infatti, quando iniziarono le sessioni di registrazione di A Saucerful of Secrets, Syd non riuscì a parteciparvi compiutamente, per colpa del suo stato di alienazione, per poi essere estromesso dal gruppo poco tempo dopo l’inizio della lavorazione dell’album.
«A volte, mentre il resto della band suonava un pezzo, Syd si andava a sedere vicino ad un amplificatore, scordava le corde della chitarra sino a quando era impossibile suonare e stava per tutta la durata del concerto fermo ad agitare il plettro su una nota...»
Prefazione di Nino Gatti
Introduzione di David Hine
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