Eccetto Topolino – nuova edizione brossurata
Collana
Numero in collana35
Formato1 volume 19x26 cm, brossura con alette b/n, pg.496
ISBN9788836270286
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Prezzo € 25,00 €23,75
€ 33,25 Fuori Catalogo
Eccetto Topolino – nuova edizione brossurata
Questo saggio racconta la storia dell’editoria italiana a fumetti negli anni Trenta del Novecento: un approfondito dietro le quinte sull’avvento dei comics americani nel nostro Paese, sull’euforia collettiva per i grandi eroi dell’avventura (Topolino, Flash Gordon, L’Uomo Mascherato, Mandrake) e sulla violenta reazione che questa suscitò fra gli educatori e nel regime fascista, culminata con le proibizioni del 1938 che salvarono dal bando solo l’opera di Walt Disney.
Correggendo i molti errori tramandati in tanti anni di pubblicistica specializzata, l’opera prende in esame gli archivi del giornalista Guglielmo Emanuel, agente del King Features Syndicate, e dello scrittore Federico Pedrocchi, autore di punta della Mondadori: ne esce uno spaccato inedito dell’Italia anni Trenta e dei giochi di potere legati al mondo dell'editoria, con protagonisti Benito Mussolini, William R. Hearst, Cesare Zavattini, Giovanni Gentile e molti altri.
Quella del fumetto in Italia in quegli anni è una storia di eventi significativi e vicende personali, che fanno emergere in maniera efficace sia il clima culturale e politico dell’epoca sia l’approccio al fare fumetto da parte degli editori italiani.
Riguardo al primo aspetto, il controllo sul fumetto è senz’altro un aspetto del controllo della formazione dei giovani da parte del regime fascista, che intendeva evitar loro qualsiasi rischio di contagio di ideali e valori tramite i fumetti. Il divieto di pubblicazione dei fumetti stranieri era giustificato pubblicamente (e politicamente) con l’influenza che un mezzo così diffuso poteva avere sui ragazzi. I carteggi proposti nel saggio mettono in scena una rete di relazioni e una visione dell’iniziativa politica che facevano sentire gli editori relativamente al sicuro dalle conseguenze degli avvertimenti e degli obiettivi che il Governo proclamava con toni via via più alti. Questa sorta di cinico disincanto è ben testimoniato dallo stupore e dall’impreparazione di molti editori al momento in cui la stretta censoria ebbe effettivamente luogo.
Il saggio ha vinto nel 2012 il premio ANAFI – Miglior Saggista, il Premio Speciale Cultura del Fumetto del Gran Premio Autori ed Editori e il Premio Franco Fossati.
Questa edizione 2020, rivista e ampliata rispetto alla precedente, include un capitolo sull’immediato secondo Dopoguerra, con nuove rivelazioni e documenti inediti.
Viene ora pubblicata in versione brossurata, dopo che la prima tiratura cartonata è andata esaurita in poche settimane dal suo lancio.
«Questo fondamentale libro resterà negli annali del fumetto italiano come l’opera che ha segnato il passaggio dall'interesse collezionistico alla ricostruzione storica».
Mimmo Franzinelli
«Mancava finora negli studi di storia contemporanea un’analisi documentata di come si sia affermata negli anni Trenta in Italia la cultura del fumetto».
Ernesto Guido Laura