Avventura sull'Orinoco

«Professore, anche lei da ragazzo sognava di andare a caccia di tesori.»

Il professor Aristide Florescu, archeologo di fama mondiale, parte per una spedizione alla volta di San Fernando, lungo il confine tra Colombia e Venezuela, in compagnia del suo assistente James. Ad accoglierlo all’arrivo, troverà suo malgrado la banda di Fritz Losco, contrabbandiere di opere d’arte, che lo costringerà a condurli sul luogo di un antico e leggendario tesoro. Per raggiungerlo, dovranno affrontare un lungo viaggio risalendo l’Orinoco, il secondo fiume più abbondante dell'America meridionale dopo il Rio delle Amazzoni. Tutti ignorano però che Billy, un piccolo conoscente del professore, li ha seguiti di nascosto per tutto il tempo. Si tratta di un ragazzino che Florescu ha conosciuto qualche tempo prima, durante un incontro organizzato presso un orfanotrofio. Sarà proprio l’amicizia tra Billy e l’indio Tupay, nata per caso in quei giorni, a dare un’incredibile svolta alla storia.

Pubblicato originariamente a puntate su «Il Giornalino» nel 1988, Avventura sull’Orinoco è ora raccolto in unico volume cartonato di grande formato. Un’opera straordinaria, divenuta introvabile negli anni, che vede la preziosa sceneggiatura di Roberto Dal Prà (vincitore del Premio “Yellow Kid” al Salone Internazionale dei Comics) e le splendide tavole di Gianni De Luca, universalmente considerato tra i più grandi e rivoluzionari maestri di fumetto. Un’avventura in terre esotiche, dove l’amicizia tra due bambini diviene la chiave per un sorprendente capovolgimento degli eventi. In questo volume Gianni De Luca si rivela quantomai poliedrico, adattando i suoi virtuosismi grafici a una griglia più classica, compatibile con la narrazione d’avventura, senza però rinunciare all’eleganza del suo tratto e alla continua ricerca stilistica che hanno fatto di lui uno degli autori più citati, imitati e innovativi sulla scena internazionale.

«Gianni De Luca è stato uno dei più importanti disegnatori italiani, il più innovativo, quello che continuava a studiare anche quando avrebbe potuto farne a meno.»

Luigi Bernardi