Dino Battaglia: un Maestro al servizio dei fan

Erasmo Frascaroli, grande amico di Edizioni NPE, nonché collezionista e cultore del mondo del fumetto e della storia dei Maestri della Nona Arte Italiana, ci racconta un suo personalissimo aneddoto sul grande Dino Battaglia, che testimonia la sua profonda umanità e disponibilità. L’essere così vicino agli appassionati lettori rappresentava quel tocco in più che ha permesso a questi grandi colossi del Fumetto (proverbiale era anche l’estrema gentilezza e umiltà di Sergio Toppi) di diventare oggi leggende ed esempi – non solo artisticamente parlando – per le nuove generazioni di artisti.

La redazione di Edizioni NPE vuole condividere con voi questo bel ricordo, per rievocare e riapprezzare la Golden Age del fumetto italiano, fatta di artisti inarrivabili ma soprattutto di grandi uomini. Come il nostro Dino Battaglia.

Una spettacolare sequenza tratta da I delitti della Fenice, settima uscita della collana “Dino Battaglia”

…Quel che può interessare di questo ricordo è soprattutto la spassionata disponibilità e gentilezza di Dino Battaglia, verso chiunque gli chiedesse consiglio; io sono stato uno tra quei “chiunque”.

Sono nato nel ’49, e non sono sicuro se ho cominciato prima a parlare, prima a leggere fumetti o prima a disegnare. Tant’è che mi è rimasto un bel bagaglio di ricordi sul tema del fumetto. Come lettore e collezionista sono stato uno dei più duri; valigie piene di Intrepido, Monello e Tex date alle fiamme per punizione, perché i fumetti fanno male ed io esageravo. Ma ripartivo come niente fosse. E poi il disegno, il mio. No, quello non me lo toccavano, fortunatamente era sacro.

Deve essere stato nel 1976, non prima, a Lucca o a Treviso non ricordo bene, che l’ho incontrato.

Quegli anni battevo i due più grandi avvenimenti fumettistici con costanza. C’era una presentazione delle opere di Battaglia in una sala conferenze con la presenza dell’Autore. Ammiravo da tempo la sua opera magistrale, cosicché cavalcavo sulle nuvole ascoltando la sua relazione.

Una tavola spettacolare di Dino Battaglia tratta da La mummia (Edizioni NPE, 2017)

Finita la conferenza diede disponibilità a chiunque volesse chiedergli consigli. Seppur con gran timidezza, mi feci coraggio per chiedergli cosa fare per intraprendere una carriera come la sua.

Grande fu la sua disponibilità ed attenzione mentre mi parlava; tra le tante cose che mi disse mi suggerì anche di mandargli delle immagini di miei disegni per un suo giudizio. Cosa che feci senza indugio.

Il suo giudizio fu lusinghiero (ho ancora la sua lettera!), cosa che mi mise parecchio in crisi nel prendere una decisione sul mio futuro. Già da un po’ di anni lavoravo infatti a uno dei sogni della mia vita, maturato assieme a quello del fumettista sin dalla giovine età: quella di diventare un cartografo aerofotogrammeta, sogno sfociato poi in quello di geomatico. Una vita d’avventura, basata sui disegni, sui numeri e sulla precisione, il mondo visto e riprodotto dall’alto senza le nuvole.

Poco dopo comparve infatti la grande occasione di lavorare nel mondo della fotogrammetria.

E fu così che non cambiai progetto, senza rimpianti; anzi, con un unico rimpianto: non poter avere una vita ancora da spendere in una carriera da fumettista.

Il fatto che mi riempì di emozione fu un giorno di pochi anni dopo in cui, sfogliando un mensile – AlterLinus o AlterAlter credo – mi imbattei nella prima tavola di un racconto di Battaglia. Per la precisione era la tavola di una storia dal titolo La Signorina Fifì. Ebbene, il Maestro mi aveva omaggiato ispirandosi proprio ad uno di quei disegni che gli avevo spedito: la vista dall’alto di una cittadina medievale francese che avevo visitato e disegnato nel ’71, Perouges, vicino a Lione. E lui se ne era ispirato, facendomi così omaggio della sua arte.

La tavola-omaggio di Battaglia (la prima) e la cartina realizzata da Erasmo Frascaroli

Anche dopo la scelta di vita, sofferta, buona parte del (poco) tempo libero l’ho consacrata al mio hobby: bozzetti, altre tavole, animali, storielle, paesaggi, personaggi, carnets de voyages, ecc.

La prima tavola completa a fumetti realizzata da Erasmo Frascaroli, ispirata ai racconti/reportages di Folco Quilici con l’intento di illustrarli sull’esempio del lavoro di Battaglia.

Cosa che faccio tutt’ora. Con gran divertimento. Soprattutto grazie a persone – prima ancora che artisti – come il Maestro Battaglia.

Erasmo Frascaroli

 

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