Stuart Immonen è un fumettista canadese.
Il suo esordio nel mondo dei fumetti è del 1988 con la serie «Playground». Continuerà, con varie mansioni oltre a quella di disegnatore (sceneggiatore, designer e supervisore), a lavorare nel mondo del fumetto statunitense indipendente fino al 1993. In quest’anno viene ingaggiato dalla DC Comics, con cui inizia con Legion of Superheroes (terza serie) per passare nel 1994 a «Superman», che disegnerà per molti anni e su diverse testate (soprattutto «Action Comics»).
Nel 2001 incominciano le sue collaborazioni più importanti con la Marvel Comics: esegue le tavole per alcune storie di Thor su testi di Dan Jurgens e nel 2002 realizza alcuni episodi del lungo ciclo di Hulk scritto da Bruce Jones.
Per l’universo Ultimate, sempre per la Marvel, lavora su «Ultimate Fantastic Four» (nn. 7-12, 2004, «Annual» n. 2, 2006) e «Ultimate X-Men» (nn. 54-57, 59-65, 2005). Proprio per questa linea, sul finire del 2006, Immonen riceve uno dei suoi incarichi più prestigiosi: viene scelto per succedere a Mark Bagley ai disegni di «Ultimate Spider-Man» a partire dal n. 111.
Ancora per la Marvel, sempre nel 2006, è su «Nextwave» su testi di Warren Ellis: si tratta di una serie sui generis con protagonisti supereroi Marvel di secondaria importanza. Nel 2011 disegna la miniserie portante, ed omonima, del crossover Fear Itself.
Ha all’attivo alcune opere anche per gli editori statunitensi Top Cow («Rising Stars», 2001) e Image Comics («Shockrockets», 2000) e per i francesi Les Humanoïdes Associés («Sebastian X», in coppia con lo sceneggiatore italiano Michelangelo La Neve).
Le sue incursioni nel mondo del graphic novel lo portano a realizzare, in coppia con la moglie Kathryn due piccoli gioielli della recente storia della Nona Arte: Moving Pictures (in Italia edito da Edizioni NPE) e Russian Olive to Red King (in Italia “Ti prego, rispondi”, edito da Bao Publishing).
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