11 anni senza Sergio Toppi

Tra i più grandi autori di fumetto a livello mondiale.

Lo ricordiamo ripercorrendo la sua carriera artistica
e le opere sinora ripubblicate nella collana a lui dedicata.

Con un piccolo racconto dell’editore Nicola Pesce sulla visita nel suo studio.

 

 

La storia artistica di Sergio Toppi comincia nel 1960, con una serie di storie che pubblicherà prima per il «Corriere dei Piccoli» (Dal nostro inviato nel tempo Mino Milani, Fumetti-verità, Uomini Contro, I Grandi nel giallo) e successivamente per il «Messaggero dei Ragazzi».

Il suo stile inconfondibile che, insieme a quello di Dino Battaglia, influenzerà generazioni intere di fumettisti, si affinerà sempre di più nel corso degli anni, sino a culminare nel riconoscimento come miglior disegnatore italiano con il premio “Yellow Kid”, vinto nel 1975 durante il Salone del fumetto di Lucca.

Nonostante le sue numerose collaborazioni con i più noti editori dell’epoca (fra tutte quella con Sergio Bonelli nella collana “Un uomo, un’avventura”) e con le più prestigiose riviste di fumetto d’autore (L’eternauta, Comic Art, Orient Express e Corto Maltese su tutte) il suo tratto si esprimerà al meglio nelle storie realizzate come autore unico, che assumeranno negli anni sempre di più ambientazioni esotiche e tematiche fantastiche.

Sharaz-De – Le mille e una notte, uno dei capolavori di Sergio Toppi più noti e apprezzati nonché l’unico adattamento a fumetti esistente dedicato al grande classico arabo, ha inaugurato nel 2016 la collana di Edizioni NPE a lui dedicata. Operazione che ha dato, e continua a dare, nuove luce all’opera del maestro milanese, riportandola in libreria all’attenzione di appassionati e neofiti dei classici del fumetto italiano.

 

Scrivania di Sergio Toppi

 

Il ricordo di Nicola Pesce

«Quando iniziammo a pubblicare Sergio Toppi, facemmo visita alla sua vedova, una signora gentilissima e con un nome meraviglioso: Smeraldina.
Ci accolse in casa sua e subito ci accorgemmo che poche cose, o forse nulla, erano cambiate dalla dipartita del marito quasi cinque anni prima: il suo bastone era ancora nel portaombrelli, alcune sue statuette di samurai ancora in costruzione in giro per la casa (eh sì, Toppi realizzava a mano delle statue di samurai!). Lei parlava di lui con un rispetto e una stima che ci colpirono, cose di altri tempi, bei tempi.
Ma quello che più ci colpì fu entrare nel suo piccolo studiolo, in quel di Milano: tutto era stato lasciato così com’era, i pennarelli, i pennini, i fogli di carta appena schizzati.
E gli armadi, oh quegli armadi pieni fino a scoppiare di tavole originali!
Ogni anta che aprivi mostrava mucchi ordinati alti un metro di tavole originali.
Andando via, lo sguardo continuava a cadere sul bastone dei suoi ultimi anni. Là dentro sembrava così vivo. Come se potesse venire afferrato da lui da un momento all’altro.»
Nicola Pesce

 

Di seguito l’elenco dei volumi sinora pubblicati,
controlla di averli tutti nella tua collezione:

Sharaz-de (temporaneamente esaurito)
Blues (temporaneamente esaurito)
Bestiario (temporaneamente esaurito)
Lo spazio dentro il corpo (temporaneamente esaurito)
Finché vivrai
Il collezionista (temporaneamente esaurito)
Tanka (temporaneamente esaurito)
Solitudinis Morbus
Chapungo
Ogoniok
Il dossier Kokombo
Dio Minore
Myetzko
Krull
Isola gentile
Il tesoro di Cibola.

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